Informazioni
L’azienda agricola TENUTA MACETONA (CIN IT052027B5HEM3FBPU) si trova nel comune di San Casciano dei Bagni e precisamente nella frazione Celle sul Rigo ai confini con l’Umbria e il Lazio, in uno tra gli angoli più suggestivi della Toscana a ridosso della Montagna del Cetona, che costituisce l’ultimo lembo meridionale della dorsale che passa, in direzione nord-sud, dal Monte Orsaro, ai Monti del Chianti e le strutture di Rapolano, separando il bacino Siena- Radicofani da quello della Val di Chiana.
L’azienda agricola TENUTA MACETONA si sviluppa su un’area di 25 Ha composta di terreni destinati ad uso seminativo, uliveto e bosco.
Nell’azienda agricola TENUTA MACETONA si coltivano olive da più di 10 anni. Con meticolosa cura e dedizione la piantagione viene seguita nei suoi momenti più importanti…dalla potatura alla concimazione con residui organici di natura animale fino alla raccolta del prestigioso frutto autunnale….il processo è del tutto biologico.
Tale vocazione viene premiata da una produzione di Olio Extravergine di Oliva di elevata qualità.
La struttura ricettiva dell’Agriturismo Tenuta Macetona è composta da una Villa di circa 700 mq e da una dipendance di circa 70 mq. Tutte e due le unità immobiliari sono state arredate con il massimo rispetto della tradizione toscana per dare all’ospite la sensazione di una accoglienza avvolgente e calda.
La disposizione delle camere della Villa è stata studiata per donare all’ospite il massimo confort e benessere. La Villa è composta da:
– 5 camere ognuna di circa 30 metri quadrati, composte da camera letto e bagno en suite. I nomi delle camere rispecchiano le caratteristiche naturalistiche dell’azienda, le sue produzioni, gli aromi che circondano la proprietà: suite miele, olivi, crocus (con vasca ad idromassaggio), lavanda. Una camera è stata dedicata a Giosuè Carducci che soggiornando a Celle sul Rigo veniva a Macetona per ritrovare le sue ispirazioni (nella nostra proprietà sono ancora integri i tavolini dove scriveva).
– una sala lettura di oltre 50 metri quadrati dove è possibile usufruire della pace e del silenzio per dedicarsi alle letture e/o studi personali;
– un salone di oltre 100 metri quadrati con un camino a parete di oltre 3 metri. Adiacente al salone, un bagno di servizio (inoltre un ampio sgabuzzino con lavatrice).
– una cucina di oltre 25 metri quadrati completa di tutti gli elementi per poter gestire autonomamente o su richiesta tutte le pietanze in stile toscano!
La Capanna del Guardiano è composta da un tinello con camino e divano letto alla francese, una cucina, una camera da letto matrimoniale (all’occorrenza si può aggiungere un letto singolo), un bagno.
PERCHE’ SCEGLIERE UNA VACANZA IN TENUTA MACETONA
Le maggiori evidenze segnalate dai nostri ospiti, per cogliere le motivazioni a scegliere una vacanza presso il nostro agriturismo, sono state:
• essere a contatto con la natura;
• sentirsi liberi;
• prendere il sole, stare all’aperto;
• fare cose diverse dal solito;
• fare una vacanza di riequilibrio;
• riposare, stare tranquilli.
Le caratteristiche dei nostri clienti possono così riassumersi:
• l’amore per la natura;
• il piacere delle cose genuine;
• il desiderio di tranquillità;
• il gusto per il nuovo;
• lo spirito di adattamento.
Al concetto si associa soprattutto:
• natura;
• paesaggio;
• tranquillità;
• ritorno alle tradizioni
Il lato green
L’Azienda Agricola TENUTA MACETONA è immersa in un paesaggio vergine . La montagna e la collina in cui l’Azienda Agricola TENUTA MACETONA ne è parte integrante fanno parte del territorio della Comunità Montana del Cetona che complessivamente ha una superficie di circa 21.000 ettari e comprende l’intero Comune di San Casciano dei Bagni, gran parte del Comune di Cetona e Sarteano e una piccola parte dei Comuni di Chianciano Terme e di Montepulciano: Il Monte di Cetona , con i suoi 1148 m. è il rilievo più elevato della Comunità Montana, seguono il Poggio di Pietraporciana (847 m) e i Monti di Poggiardelli (688 m). Il territorio della Comunità Montana del Cetona è ricco di sorgenti termominerali affioranti in vari punti (Sarteano, San Casciano dei Bagni, S.Albino, Chianciano). Queste sorgenti sono caratterizzate dall’emissione di acque calde. A San Casciano dei Bagni le sorgenti raggiungono ad esempio la temperatura di 40° C, temperatura che rimane costante tutto l’anno
Consigli in zona
Il Monte Cetona conserva nell’area di Belverde uno dei più importanti insediamenti preistorici dell’Italia centrale , che documentano la presenza dell’uomo dal Paleolitico all’Età del Bronzo .
La gran parte di essi si trova intorno al Romitorio di Santa Maria, delimitata ad est dall’alta scogliera di travertino. Chi percorre la montagna del Cetona subito si accorge che la forma del territorio varia repentinamente anche su spostamenti di pochi chilometri e a volte anche solo di centinaia di metri. Questo avviene poiché la morfologia è strettamente legata alla varietà degli affioramenti geologici esistenti oltre all’ opera modellatrice dell’uomo, che con il suo intervento ha provveduto ad addolcire le forme , per permettere l’uso agricolo dei terreni; il connubio fra matrice geologica così varia e l’azione antropica ha portato alla formazione di alcuni fra i paesaggi più belli e caratteristici d’Italia.
I più antichi terreni del monte Cetona risalgono a circa 225 milioni di anni fa, quando iniziò la deposizione del calcare cavernoso in condizioni di clima caldo-umido. L’ambiente era costiero, lagunare, di acque basse. Dopo alcune decine di milioni di anni il fondo marino cominciò ad abbassarsi gradualmente; il monte Cetona era un’isola circondata dalle acque e separata dall’Appennino dalla depressione dell’odierna Val di Chiana. Il clima era temperato caldo ed il monte ricoperto da una fitta vegetazione. Il bacino di sedimentazione raggiunse la sua massima profondità circa 160 milioni di anni fa. Poi le acque si ritirarono gradualmente e la successione degli eventi geologici e climatici portò ad un ambiente simile a quello attuale.
Il monte Cetona conserva nell’area di Belverde, alle sue pendici orientali, uno dei più importanti complessi di stazioni pre-protostoriche dell’Italia centrale.
Il più antico popolamento umano sul monte Cetona risale al Paleolitico medio, in cui l’Uomo di Neanderthal visse nelle cavità di Grotte di Gosto, di San Francesco e Lattaia.
Una nuova occupazione umana è testimoniata, dopo un vuoto di circa 45.000 anni, durante il Neolitico; i resti più antichi provengono dalla Grotta dell’Orso di Sarteano. Le genti dell’Età del Rame (III millennio a.C.) hanno lasciato significative testimonianze del loro passaggio sia a Belverde che a Sarteano.
L’Età del Bronzo è senza dubbio il periodo in cui si verifica il più intenso popolamento del monte Cetona: comunità di pastori-agricoltori si installano in abitati all’aperto o in piccoli ripari sotto roccia e usano le cavità come luogo di sepoltura o a scopo di culto. Grande sviluppo ha in questo periodo l’artigianato ceramico.
Il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona documenta le varie fasi del popolamento umano nel territorio che gravita attorno al Monte Cetona, a partire dal Paleolitico fino alla fine dell’età del Bronzo. Il nucleo principale del Museo è costituito dalla ricca documentazione archeologica lasciata dalle popolazioni della media età del Bronzo. Il Parco Archeologico Naturalistico del Monte Cetona (zona Belvedere-Biancheto) comprende i principali insediamenti preistorici, che è possibile visitare seguendo anche percorsi in cui l’elemento naturalistico è intimamente legato a quello storico-archeologico. Il passaggio tra il II e il I millennio a.C. segna un abbandono degli insediamenti di Belverde e, in genere, una frequentazione più sporadica di tutta l’area del Cetona.
Le pendici del monte, sede di importanti insediamenti preistorici, furono abitate anche in età etrusca come testimoniano le necropoli riportate alla luce.
In epoca romana la maggiore risorsa naturale del territorio del Cetona, le sorgenti salutari, fu ampiamente sfruttata con la costruzione di edifici termali ad uso pubblico, come quelli di San Casciano dei Bagni, di Sarteano e di Chianciano Terme.
Testimonianze di necropoli etrusche e di complessi termali di età romana sono ospitate nel Museo Civico Archeologico “Delle Acque” di Chianciano Terme.
Del periodo medioevale si possono ricordare alcuni borghi e castelli presso Sarteano e Cetona. Il Castello Fanelli a Sarteano fu edificato in varie fasi a partire dal XI secolo e si concluse nel XV secolo. Il Castello si è sviluppato intorno all’antica rocca che comprende un mastio e una cinta muraria a scarpa dagli angoli della quale emergono torri rotonde.
Sempre nel territorio di Sarteano si trovano l’abitato di Castiglioncello del Trinoro e i ruderi del castello delle Moiane. Nel primo caso, della cinta muraria, rimane solo la “porta senese” in pietra e una torre rotonda con base a scarpa; nel secondo caso invece resta buona parte della cerchia delle mura che racchiudeva un’estensione assai vasta. La storia delle origini e dello sviluppo di questo castello, indicato come tale dal 1122, non è ben chiara. Nel 1328 esso fu compreso tra i domini dei Visconti di Campiglia.
Infine, è bene ricordare la località Camporsevoli a Cetona. Si tratta di un piccolo borgo sviluppatosi attorno ad un piccolo castello medievale posto sulla costa orientale del Monte Cetona. Oggi del castello non vi sono più tracce: al suo posto sorge la signorile villa del Marchese Grossi con attorno un grande bosco di pini.
Il castello di Camporsevoli fu, negli anni 1232-1235, tra i castelli contesi tra senesi ed orvietani. Coinvolto, nel 1300, dalle gravi lacerazioni politiche interne al comune di Orvieto divenne, in seguito, dominio dei Visconti di Campiglia.
Del borgo fa parte anche l’antica chiesa di S. Giovanni, che conserva nel suo interno resti di affreschi del ‘500.